E-commerce: come la vendita online sta cambiando la società

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L’avvento e la diffusione di Internet ha portato, nel corso degli anni, ad un completo cambiamento delle nostre abitudini e modi di svolgere diverse attività, tra cui anche il commercio.

L’e-commerce, ossia il processo di vendita online, è una delle naturali evoluzioni dei tradizionali negozi fisici che per secoli hanno rappresentato il punto di riferimento per i consumatori.

Indice

Perché aprire un'e-commerce?

Spostando la propria offerta di beni sul canale online, gli esercenti possono ampliare il numero di potenziali clienti, cosa che un negozio fisico non potrebbe mai fare. Il motivo è principalmente legato al fatto che il web costituisce un ambiente ottimale per favorire l’incrocio tra domanda e offerta, portando ad un naturale incremento delle probabilità di concludere la vendita.

L’e-commerce rappresenta uno dei mercati in maggiore espansione del commercio, canale destinato a crescere ed evolversi grazie all’introduzione di nuove tecnologie e servizi a disposizione di venditori e clienti, diventando nei prossimi anni la principale modalità di acquisto utilizzata dai consumatori.

Un esempio di quanto sia importante saper cambiare e innovarsi lo dimostra lo stesso Amazon, uno tra i primi brand a percepire le potenzialità della vendita online, il quale ha deciso di innovarsi cambiando sapientemente veste da sito e-commerce a marketplace.

E-commerce o marketplace: quale scegliere?

Le modalità e i canali per svolgere la propria attività di vendita online sono molteplici e presentano caratteristiche differenti. È possibile identificare due differenti strumenti da utilizzare:

  • Sito e-commerce
  • Marketplace

Differenze tra e-commerce e marketplace

Un sito e-commerce è uno strumento di proprietà dello stesso venditore, all’interno del quale è possibile acquistare esclusivamente i prodotti che il proprietario decide di mettere in vendita online.

In questo caso l’esercente ha pieno controllo sulle modalità di vendita del proprio sito, decide in autonomia quali articoli vendere, quali tempistiche di consegna adottare e che metodi di pagamento accettare.

Un marketplace rappresenta, invece, un sito dove è possibile acquistare gli articoli di differenti esercenti. Si tratta quindi di un’aggregazione di più negozianti e dei relativi cataloghi articoli da cui i clienti possono scegliere quale prodotto acquistare.

Utilizzando questo canale, il venditore che decide di operare su un marketplace accetta le modalità di vendita della piattaforma allineandosi agli altri negozianti presenti.

Si sottolinea anche che esistono marketplace differenti tra loro in termini di articoli proposti. Alcune piattaforme possono essere molto settorializzate, vendendo solo articoli di un determinato settore (es. solo mobili per la casa), mentre altre sono più generaliste, fino a giungere a marketplace dove è possibile acquistare solo prodotti economici o di lusso.

Marketplace: pro e contro

Tra i principali aspetti che vanno considerati, vi è sicuramente il traffico di visitatori che un marketplace ha già a disposizione rispetto ad un nuovo sito. Questo è dovuto principalmente al fatto che i consumatori possiedono già una certa conoscenza del brand di un marketplace (si pensi ad esempio a eBay o Amazon), in quanto questi siti hanno svolto nel corso degli anni un lungo e costoso lavoro di brand awareness investendo in pubblicità e su modalità per incrementare l’afflusso di nuovi visitatori (sia clienti finali che negozianti).

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal fatto che le vendite sui marketplace sono tutte caratterizzate da una serie di commissioni che vanno corrisposte al sito come compenso per l’aver favorito la vendita, permettendo all’esercente di entrare a contatto con il cliente. Queste commissioni sono dei costi che dipendono dalla piattaforma di vendita scelta e dal tipo di articolo venduto, in quanto nella maggior parte dei marketplace i costi variano a seconda della categoria dell’articolo. Ad esempio, un capo di abbigliamento può avere delle commissioni superiori rispetto a un prodotto per il giardinaggio.

I punti chiave dell'e-commerce

Considerando gli strumenti a disposizione per il commercio online, non è possibile definire a priori quale sia la formula vincente per avviare un business redditizio e stabile. Sicuramente va fatta un’accurata riflessione su una serie di fattori cruciali.

Innanzitutto è opportuno comprendere quelle che sono le proprie conoscenze di questi canali di vendita. Qualora sia la prima volta che ci si affaccia al mondo del commercio elettronico, è senza dubbio consigliabile iniziare a vendere su un marketplace, in modo da comprendere quelle che sono le dinamiche dell’e-commerce.

Inoltre, è opportuno fare una valutazione anche in termini di appetibilità della propria merce online, in quanto ogni canale di vendita (e di conseguenza ogni piattaforma) è orientata a servire una determinata tipologia di clienti, i quali si aspettano di trovare articoli di un certo tipo.

Altro ragionamento da fare è relativo alla tipologia di merce che si tratta: articoli di nicchia e poco conosciuti potrebbero aver bisogno di un’opportuna presentazione, magari con un sito vetrina, cosa che un prodotto di uso comune non necessita.

Infine, è importante considerare anche il prezzo di vendita. Online vi sono presenti piattaforme che sono maggiormente orientate alla vendita di prodotti economici, dove un articolo costoso non sarebbe di alcun interesse per i visitatori di quel marketplace, in quanto il prodotto in questione non è ciò che stanno cercando.

Negozio, e-commerce e marketplace: l'unione fa la forza

Identificato il canale che si addice maggiormente alla propria attività o che comunque sul quale si vuole puntare, si può sempre valutare (anche in un successivo momento) la possibilità di operare su maggiori fronti. E’ possibile adottare una configurazione mista vendendo su più marketplace, avviando un proprio sito e-commerce o vendendo sia online che presso un negozio fisico.

La decisione di adottare più modalità di vendita permette sicuramente di incrementare le possibilità di raggiungere un maggior numero di clienti, coprendo anche target differenti. Questa scelta consente, inoltre, di salvaguardarsi in caso che si verifichino possibili problematiche su uno o più canali.

Chiaramente, ampliando il ventaglio di piattaforme e modalità di vendita aumentano anche quelli che sono gli aspetti da gestire, basti semplicemente pensare al fatto di dover controllare le richieste (messaggi ed e-mail) dei clienti di più piattaforme o alla situazione di dover controllare gli ordini di vendita su più marketplace o all’importanza di gestire correttamente quelle che sono le proprie scorte di merce in modo da non dover annullare delle vendite.

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