Fattura con ritenuta d’acconto: che cos’è e come si calcola

Cos'è la fattura con ritenuta d'acconto
La definizione pura di questo metodo di pagamento è la seguente: si tratta di un anticipo sulle tasse che il cliente paga in vece del venditore. Con questo sistema, il cliente è un “sostituto d’imposta”, o meglio paga l’IRPEF al posto del venditore.
L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche è un’imposta progressiva, nel senso che la quota percentuale di reddito assorbita dall’imposta aumenta in proporzione al reddito stesso. Di conseguenza, i residenti in Italia la pagano sui redditi prodotti in Italia o all’estero; i non residenti invece solo per i redditi prodotti in Italia.
Nel momento del versamento della tassa, le somme già versate dai clienti sono da sottrarre al totale. Allo stesso tempo però, bisogna calcolare e inserire la ritenuta d’acconto in ogni fattura. Solo i clienti con partita IVA possono essere sostituti d’imposta; per le vendite con ritenuta d’acconto verso privati, non bisogna inserirla in fattura.
Chi fattura con ritenuta d’acconto
Queste sono i soggetti che la possono emettere:
- Società di persone e capitali;
- Liberi professionisti del settore agricolo e commerciale;
- Lavoratori autonomi;
- Amministratori di condominio.
Calcolo fattura con ritenuta d'acconto
Ci sono due circostanze che distinguono il calcolo della ritenuta d’acconto:
- Se non si è parte di una cassa previdenziale, la ritenuta si calcola sulla base del compenso più la rivalsa INPS. L’IVA non incide su questo calcolo; incidono invece gli eventuali rimborsi spese.
Con “rivalsa INPS” s’intende una maggiorazione del 4% sul compenso lordo che è possibile addebitare al cliente. Questa somma ricade sotto IVA ed è imponibile ai fini IRPEF.
- Se invece si ha una cassa professionale, il calcolo avviene sul solo compenso concordato con il cliente. Parte dei contributi sono addebitati in fattura al cliente (contributo integrativo) e la percentuale di rivalsa varia a seconda della cassa di appartenenza. Questa percentuale quindi ricade sotto IVA ma non è imponibile ai fini IRPEF.
Come fare una fattura con ritenuta d’acconto
La fattura con ritenuta d’acconto deve contenere le seguenti informazioni:
- Numero della fattura;
- Data di emissione;
- Dati dell’emittente e del ricevente;
- Descrizione del prodotto/servizio somministrato;
- Aliquota IVA se necessaria, prezzi unitari e importo totale;
- Percentuale e importo della rivalsa INPS se necessaria;
- Percentuale e importo della ritenuta.
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