Ricevuta fiscale: cos’è e come funziona

ricevuta fiscale cos'è e come funziona
Entriamo ancora di più nel mondo degli scontrini elettronici: ci sono alcuni soggetti che non sono tenuti a emetterli. Scopri con noi cosa sono le ricevute fiscali e la legislazione a loro legata.

Indice

Cosa vuol dire ricevuta fiscale

La ricevuta fiscale è usata dai soggetti passivi IVA in alternativa allo scontrino fiscale per adempiere all’obbligo di certificazione dei corrispettivi telematici.

Con l’obbligo di fatturazione elettronica, stanno venendo man mano sostituiti dai nuovi adempimenti telematici, ma per il momento la ricevuta fiscale è ancora emessa in forma cartacea.

Ricevuta fiscale: chi la emette

Premettendo che l’emissione non è obbligatoria, tutti coloro che sono titolari di partita IVA ma non sono obbligati all’emissione della fattura devono quindi rilasciare, al momento della cessione del bene o della somministrazione del servizio, la ricevuta fiscale. L’emissione della fattura avviene solo se richiesta dal cliente. 

Chi è esonerato

I soggetti che sono esenti da emissione di ricevuta fiscale ricevuta sono:

  • chi esegue cessioni di tabacchi;
  • chi esegue cessioni di carburanti;
  • cessioni di giornali o beni mediante distributori automatici a gettone o moneta;
  • i conducenti di taxi;
  • coloro che eseguono un’attività minore quali ciabattini, ombrellai, arrotini e così via. 
Queste operazioni sono anche esonerate dall’obbligo di emissione dello scontrino elettronico

Quando emettere la ricevuta fiscale

Ecco tutti i casi in cui si emette la ricevuta fiscale:

  • Cessioni di beni fatte da commercianti al minuto in locali aperti al pubblico, spacci interni, con apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante;
  • Per prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimentari e/o bevande in pubblici esercizi, mense aziendali, o con distribuzione automatica;
  • Per prestazioni di trasporto di persone, veicoli e bagagli al seguito;
  • Per servizi eseguiti in locali aperti al pubblico, anche in forma ambulante, o in casa di clienti;
  • Per le prestazioni di custodia e amministrazione di titoli e per gli altri servizi compiuti da aziende o istituti di credito, società finanziarie o fiduciarie;
  • Per tutte le operazioni esenti di IVA;
  • Per attività di organizzazione di escursioni, visite in città, giri turistici o simili, effettuate da agenzie di viaggio.  
La ricevuta fiscale non è obbligatoria quando viene emessa fattura immediata o in presenza di DDT o altri documenti di consegna che riportino il corrispettivo dell’operazione e che permettano la fatturazione differita.

Cos’è successo dal 2020

Con l’entrata in obbligo della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, molte cose sono cambiate per le ricevute fiscali. Vediamo nel dettaglio come muoversi ora:

  • Per le operazioni dove non è obbligatoria l’emissione della fattura ma per le quali esiste l’obbligo di certificazione fiscale, può esserci documentazione attraverso il rilascio della ricevuta fiscale, e quindi dello scontrino fiscale, a meno che si applichi l’obbligo del corrispettivo elettronico. Quindi, la ricevuta fiscale viene emessa solo da chi è esente dall’emissione dello scontrino elettronico;

  • La ricevuta fiscale non è obbligatoria nel caso in cui venga emessa una fattura immediata.

Compilazione della ricevuta fiscale

La ricevuta fiscale viene emessa in duplice copia e comunque acquistata in blocchi dai rivenditori autorizzati. All’interno del documento queste sono le diciture obbligatorie: 

  • la numerazione progressiva per anno solare;
  • La data di emissione;
  • I dati della propria attività;
  • La descrizione dei beni ceduti o dei servizi prestati;
  • L’importo totale della prestazione o della cessione;
  • Nel caso di prestazioni esenti IVA, deve essere apposta la marca da bollo da 2€.

Cosa significa ricevuta non fiscale

Innanzitutto la ricevuta non fiscale non è obbligatoria per legge; va emessa da chi non è titolare di partita IVA quando fa una transazione commerciale. Essendo emessa da privati, deve essere apposta la marca da bollo da 2€.

Differenza tra fattura e ricevuta fiscale

In materia di validazione di una transazione economica, si parla di ricevuta fiscale quando si emette uno scontrino a soggetti privati, in possesso del codice fiscale. La ricevuta non riporta mai i dati dell’acquirente, ma soltanto l’importo incassato.

La fattura viene invece emessa ai soggetti con partita IVA, solitamente aziende e liberi professionisti. Per questo motivo, a differenza della prima, la fattura è molto più dettagliata e contiene i dati sia di chi la emette sia di chi la paga.

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