Fattura omaggio: come gestire la cessione a titolo gratuito
Gli omaggi rientrano nelle iniziative di marketing che le aziende mettono in campo per fidelizzare i clienti e pubblicizzare i prodotti.
La cessione a titolo gratuito di un bene è soggetta comunque a norme e regole fiscali ben precise.
Il fisco riconosce diverse tipologie di omaggi in funzione del tipo di prodotto che viene offerto a titolo gratuito.
In questo contributo andiamo ad approfondire le categorie di omaggi e gli adempimenti fiscali relativi.
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Cos’è la fattura omaggio
La fattura omaggio è una fattura elettronica emessa per beni ceduti gratuitamente ai clienti o ai fornitori.
Come detto, obblighi di fatturazione e modalità cambiano in funzione del tipo di omaggio.
La merce ceduta a titolo gratuito viene suddivisa in una delle tre categorie sotto elencate:
- Beni oggetto dell’attività di impresa: beni prodotti o commerciati dall’azienda.
- Beni non oggetto dell’attività d’impresa: acquistati dall’azienda a titolo di spese di rappresentanza.
- Beni contrassegnati come “campione omaggio”.
Beni oggetto dell’attività d’impresa ceduti gratuitamente
- Rientrano in questa categoria tutte le merci realizzate con le risorse dell’impresa. Queste dunque fanno parte delle operazioni produttive e commerciali dell’azienda. Per qualsiasi bene di questo tipo ovvero realizzato dall’impresa deve essere emessa fattura elettronica omaggio scegliendo tra le seguenti opzioni:
- Non addebitare l’Iva al cliente: l’azienda si fa carico dell’imposta. All’interno del documento elettronico dovrà essere indicata la dicitura:
cessione gratuita art.2 DPR 633/72 senza obbligo di rivalsa art.18 DPR 633/72
Nella fattispecie è sufficiente creare una fattura e stornare il prezzo, l’imponibile verrà azzerato e l’Iva non sarà visibile sul documento.
- Addebitare l’Iva al cliente mediante fattura omaggio: il cliente stornerà l’imponibile mentre l’Iva sarà mostrata sul documento. In questo caso andrà inserita la dicitura:
cessione gratuita art.2 DPR 633/72 con obbligo di rivalsa art.18 DPR 633/72
- Emettere un autofattura elettronica omaggio: in questo caso nei campi “cedente/prestatore” e “cessionario/committente” occorre inserire l’identificativo di colui che emette l’autofattura.
Beni non oggetto dell’attività d’impresa ceduti gratuitamente
Relativamente ai beni non oggetto di attività d’impresa ovvero in caso di merce acquistata da un terzo e in seguito ceduta gratuitamente, l’obbligo di fatturazione dipende dal valore del bene:
- Beni di valore inferiore a € 50,00: la fattura elettronica omaggio non è necessaria.
- Beni di valore superiore a € 50,00 senza detrazione IVA sull’acquisto: la fattura elettronica omaggio non è necessaria.
- Beni di valore superiore a € 50,00 con detrazione IVA sull’acquisto: la fattura elettronica omaggio è obbligatoria.
È sempre possibile creare una fattura omaggio con rivalsa IVA, senza rivalsa IVA o un’autofattura elettronica omaggio.
Beni contrassegnati come “campione omaggio”
I campioni omaggio contrassegnati come tali devono essere di modico valore per poter essere ceduti in modo gratuito. In questo caso non sussiste l’obbligo di fattura in quanto il prodotto è creato appositamente per l’uso gratuito. Di norma trattasi di omaggi offerti nel periodo natalizio o per occasioni speciali. Rientrano in questa categoria per esempio le fialette di profumo che le profumerie regalano ai clienti per provare le fragranze.
Facsimile fattura omaggio
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