Acconto Iva: cos’è e come pagarlo?

acconto iva

Il 27 dicembre di ogni anno è il termine ultimo per il versamento dell’acconto Iva da parte dei soggetti passivi.

 

Il calcolo dell’importo dovuto si basa sulle risultanze dell’ultimo periodo di versamento relativo all’anno precedente. In questo articolo approfondiamo il tema dell’acconto iva, cercando di chiarire tutti gli aspetti che possono risultare ostici per i contribuenti interessati.

Indice

Acconto iva cos’è

L’acconto Iva è un adempimento obbligatorio e deve essere corrisposto da tutti gli operatori economici (soggetti passivi d’imposta) entro il 27 Dicembre di ogni anno. In altre parole, ai contribuenti interessati viene chiesto di versare un acconto per l’anno di imposta successivo.

Come si calcola l'acconto iva

I soggetti interessati all’adempimento (ditte individuali, lavoratori autonomi e società di persone e capitali) possono procedere al calcolo dell’acconto Iva utilizzando tre diverse metodi:

  1. Storico. Il calcolo viene determinato matematicamente sulla base del saldo Iva dell’anno precedente (contribuenti trimestrali) o della liquidazione Iva del mese di dicembre (contribuenti mensili). L’acconto Iva da corrispondere è pari all’88% dell’iva dovuta. Per la categoria dei trimestrali speciali (autotrasportatori, distributori di carburanti, odontotecnici) gli importi dovuti sono calcolati in percentuale dell’88% del quarto trimestre dell’anno precedente. Il metodo storico è quello ordinariamente utilizzato.
  2. Analitico. Utilizzando il metodo analitico, l’acconto Iva viene determinato attraverso una liquidazione Iva straordinaria. Il calcolo è effettuato sulla percentuale del 100% dell’Iva risultante da una liquidazione straordinaria che tenga conto di tutte le operazioni attive e passive registrate fino al 20 dicembre. Il metodo analitico è indicato per i contribuenti che nel corso dell’anno abbiano subito un’evidente diminuzione del volume d’affari.
  3. Previsionale. Questo metodo si fonda su una previsione dell’andamento economico dell’impresa in un periodo determinato. Il calcolo previsionale è operato considerando l’andamento del mese di dicembre. L’acconto Iva sarà pari all’88% dell’Iva che si presume di dover versare nel mese di dicembre dell’anno in corso (versamento mensile) o nell’ultimo trimestre (versamento trimestrale). Adottando il metodo previsionale di calcolo si corre il rischio di sanzioni nel caso in cui il versamento sia inferiore a quanto dovuto.

Acconto iva chi lo deve pagare

Sono obbligati a versare l’anticipo Iva tutti gli imprenditori e i professionisti ovvero i soggetti passivi Iva. Diversamente, sono esonerati dal pagamento tutti i soggetti non obbligati all’adempimento dell’imposta (mensile o trimestrale che sia).

Più nel dettaglio, a seguito del DPR 633/72 sono stati definiti i soggetti esonerati:

  • Chi ha cessato l’attività prima del 30 novembre (versamento mensile) o del 30 settembre (versamento trimestrale)
  • Chi ha dichiarato inizio attività nell’anno in corso
  • I contribuenti in eccedenza di credito d’imposta alla data del 20 Dicembre secondo il calcolo acconto iva con metodo analitico
  • I contribuenti che aderiscono al regime agevolato dei minimi o al regime forfettario
  • Chi prevede di chiudere l’anno a credito
  • Tutti coloro che eseguono solo operazioni esenti o non imponibili

Anticipo Iva, come si paga?

L’anticipo Iva deve essere effettuato esclusivamente in via telematica utilizzando il modello F24.

È possibile optare per la compensazione dell’importo dovuto in acconto. La compensazione deve essere effettuata con eventuali crediti di imposta o contributi di cui il soggetto abbia disponibilità e derivanti da dichiarazioni validamente presentate.

Diversamente da quanto disciplinato per le liquidazioni periodiche, i contribuenti trimestrali ordinari non devono applicare le maggiorazioni degli interessi dell’1%. L’acconto versato deve poi essere sottratto all’Iva da versare il mese di dicembre (contribuenti mensili), in sede di dichiarazione annuale iva (contribuenti trimestrali) o dalla liquidazione del quarto trimestre per i contribuenti speciali.

Codice tributo acconto Iva

Per il pagamento dell’anticipo Iva in via telematica è obbligatorio inserire nel modello F24 gli appositi codici tributo:

  • 6013 – contribuenti mensili
  • 6035 – contribuenti trimestrali

Relativamente all’anno di imposta da trascrivere, si fa riferimento sempre all’anno in cui si effettua il versamento.

Acconto iva non versato cosa succede?

In caso di ritardo del versamento dell’acconto iva, che ricordiamo dovuto entro il 27 dicembre di ogni anno, o di pagamento di un importo inferiore a quanto previsto, viene applicata una sanzione del 30%. Tale inadempienza può comunque essere regolarizzata a mezzo di ravvedimento operoso.

Il ravvedimento operoso, da pagare tramite modello F24, regolarizza la posizione del soggetto nei confronti del fisco relativamente a:

  • Imposta dovuta
  • Interessi dell’1% calcolati pro die
  • Sanzione prevista ex articolo 13, comma 1, D.Lgs 472/97

La sanzione del 30% viene ridotta secondo i seguenti parametri:

  • Dallo 0,2% al 2,8%, se il pagamento viene effettuato entro e non oltre 14 giorni dalla scadenza. Per ogni giorno di ritardo viene applicato un aumento dello 0,2%. Tale sistema di computo prende il nome di ravvedimento sprint
  • 3% per pagamenti effettuati tra il 15° e il 30° giorno dalla scadenza
  • 3,75% se il pagamento è effettuato oltre i 30 giorni ed entro il termine fissato per la presentazione del modello Iva relativo all’anno in corso

Conclusioni

Dicembre è un mese importante per tutti i titolari di partita Iva. Il giorno 27, infatti, è il termine ultimo per il versamento dell’acconto Iva, un obbligo che se non corrisposto nei tempi dovuti e in modo corretto comporta sanzioni importanti. In considerazione delle variabili economiche annuali è bene valutare la situazione economica di ogni soggetto Iva per la scelta del metodo di calcolo appropriato.

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