False fatturazioni: cosa sono e quali le conseguenze?

false fatturazioni

In materia di illeciti fiscali, le false fatturazioni rappresentano uno dei reati più gravi. In altri termini, la documentazione presentata all’erario fornisce un quadro contabile falso rispetto alla situazione fiscale del soggetto coinvolto, adempiendo in nulla o solo in parte ai versamenti delle imposte.

Indice

La fattura falsa è dunque un espediente illecito per frodare il fisco e godere di benefici di cui non si ha diritto. In questo contributo approfondiremo il tema, evidenziando tutti gli aspetti relativi all’emissione delle false fatture, ai rischi, alle sanzioni e forniremo alcuni esempi pratici.

Cosa sono le fatture false

Quelle che comunemente sono chiamate false fatture, tecnicamente sono identificate come fatture per operazioni inesistenti, il cui fine è ovviamente quello di pagare meno tasse o non pagarle affatto.

Evidentemente, lo schema presuppone un’intesa tra le parti in causa (chi emette fattura e chi la riceve).

Il ricevente avrà il vantaggio di risparmiare o non pagare quanto dovuto al fisco.

L’emittente, obbligato a registrare e trasmettere il documento all’AdE, riceverà un compenso in prestazioni o un pagamento contanti (non tracciabile) pari almeno alle tasse versate all’erario per la falsa fattura.

La falsa fatturazione può riguardare sia cessioni di beni sia prestazioni di servizi. Quest’ultimo caso è molto diffuso data la difficoltà di individuazione e contestazione, soprattutto a fronte di documenti contabili e informativi poco definiti.

Tale modus operandi è diffuso principalmente fra aziende e società commerciali, ma può coinvolgere anche lavoratori autonomi e professionisti. 

Come capire se la fattura è falsa

La fattura elettronica è ritenuta falsa quando sussistono le seguenti condizioni:

  • È stata emessa a fronte di operazioni incomplete o mai avvenute
  • L’importo dei corrispettivi o IVA è maggiore rispetto alla reale operazione cui si riferisce
  • L’importo dei corrispettivi o IVA si riferisce a soggetti diversi da quelli effettivamente coinvolti nella transazione

Esistono dunque due tipologie di falsità delle fatture:

  • Falsità soggettiva: operazioni intercorse tra soggetti altri rispetto a quelli che hanno emesso il documento fiscale
  • Falsità oggettiva: operazione mai posta in essere o avvenuta a un prezzo inferiore

Fatture false esempi

Alcuni esempi di fatture false possono aiutare a comprendere meglio come avvengono i reati tributari:

  1. La società Gamma emette una fattura di € 1000,00 verso la società Delta, ma non è avvenuta alcuna operazione (cessazione di beni o prestazione di servizi) a giustificazione della fattura elettronica emessa. In questo caso specifico l’operazione è oggettivamente inesistente. Un altro caso che rientra nella stessa tipologia riguarda le fatture false emesse da soggetti solo formalmente esistenti: società di capitali s.r.l. senza dipendenti, senza una sede dove esercitare attività e che dopo poco tempo dalla costituzione della società si cancellano dal Registro delle Imprese.
  2. Il secondo caso riguarda l’emissione di fatture false a fronte di una cessione/servizio realmente effettuato ma con prezzo maggiorato rispetto al reale valore del bene o servizio: la società Gamma acquista dalla società Delta un servizio di consulenza il cui costo effettivo è di € 1000,00. La società Delta emette una fattura di € 5000,00 per la prestazione svolta. In questa situazione è stata emessa una fattura falsa per operazione oggettivamente inesistente per sovrafatturazione.
  3. Il terzo esempio è inerente alle operazioni realmente effettuate ma il soggetto che emette fattura è diverso dal soggetto che ha ceduto il bene o reso il servizio. La società Gamma acquista dalla società Delta un servizio di progettazione il cui costo è € 2000,00, ma la fattura elettronica di € 2000,00 viene emessa dalla società Alfa e non dalla società Delta. In questa circostanza la fattura falsa viene emessa a fronte di un’operazione soggettivamente inesistente.

Come segnalare possibili fatture false?

È dovere di ogni cittadino denunciare gli episodi di evasione fiscale alle due autorità competenti:

  • Guardia di Finanza: numero telefonico 117 disponibile h24 o tramite modulo specifico scaricabile online da compilare e consegnare alla centrale operativa
  • Agenzia delle Entrate

La denuncia alla Guardia di Finanza è indicata per i reati più gravi per cui necessita un pronto intervento o che presuppongono un esposto scritto nei confronti del possibile evasore.

Contattare l’Agenzia delle Entrate è invece utile nei casi meno gravi, in cui si abbia bisogno di un confronto sulle azioni da intraprendere riguardo a situazioni dubbie.

Ad ogni modo, affinché l’esposto abbia valenza sarà necessario rilasciare i propri dati identificativi. Il Decreto Semplificazioni Fiscali (art.8, comma 8 del D.L. 16/2012) ha cancellato la possibilità di effettuare denunce alle autorità competenti di evasione fiscale in forma anonima. La norma così evita possibili denunce false, effettuate al solo fine di arrecare danno ad aziende concorrenti o comunque innocenti. 

È in vero possibile segnalare casi di evasione fiscale in forma anonima, ma la denuncia non produrrà in automatico l’attivazione degli accertamenti fiscali previsti. Tali segnalazioni rimarranno annotate dalla GdF e messe a disposizione degli organi addetti alla verifica dei contribuenti.

False fatture reato: quali i rischi?

In tema di reati tributari, il reato è considerato tale se si superano determinate soglie di rilevanza. Più nello specifico:

  • al di sotto di certi valori il reato è di tipo amministrativo-tributario
  • al di sopra di essi diventa penale. 
  • nei casi di fatturazioni per operazioni inesistenti il reato scatta sempre, anche per importi contenuti. La sanzione stabilita in questo caso è la reclusione da diciotto mesi a sei anni.

Coloro che ricevono e utilizzano a proprio vantaggio le fatture false, in aggiunta al procedimento penale e la reclusione, saranno soggetti a un accertamento fiscale per stabilire il reddito reale. Questa operazione permette il recupero e la tassazione dei costi evasi. 

Fatture false sanzioni (grandi evasori)

Il Decreto Fiscale 2020 (Decreto-legge n.124/2019) ha stabilito pene più severe per il reato di falsificazione per i grandi evasori. Il decreto prevede pene differenti per persone fisiche e persone giuridiche:

  • Persone fisiche: reclusione da un minimo di quattro a un massimo di otto anni. Se la somma evasa è inferiore a € 100000,00, la pena stabilita dal D.Lgs. 74/2000 rimane quella sopra citata ossia da diciotto mesi a sei anni.
  • Aziende: possibili sanzioni amministrative stabilite in virtù dell’applicazione della responsabilità amministrativa da reato (D.Lgs. 231/2001). Relativamente al reato di dichiarazione fraudolente delle tasse tramite fatture false (art.2 D.Legs. 74/2000), è prevista una sanzione pecuniaria fino a 500 quote. Considerando che ogni quota ha un valore compreso tra un minimo di € 258,00 e un massimo di € 1549,00, un’azienda può essere soggetta a una sanzione massima pari a € 774500,00 (ovvero 1549 per 500).

Fatture false prescrizione

Il D.Lgs.74/2000 non stabilisce termini di prescrizione per reati relativi a imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Le modalità di prescrizione del reato sono contenute nei principi generali di cui agli articoli 157 e seguenti del codice penale.

Il termine di prescrizione del reato di frode fiscale per falsa fatturazione è di otto anni dal momento consumativo, incrementabile a dieci anni per effetto dell’interruzione causata dagli atti interruttivi (art. 160 del codice penale). Trascorso tale termine senza che si sia giunti a una sentenza definitiva, vi è l’estinzione del reato.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo analizzato una pratica illegale che prevede il coinvolgimento di chi emette la falsa fattura e di chi la riceve.

In caso di accertamenti a riguardo per dimostrare la legittimità e l’esattezza delle detrazioni è necessario fornire alle autorità tutti i documenti contabili e le prove dei rapporti intercorsi con il fornitore (contratti, preventivi, corrispondenza, fatture etc..).

La frode fiscale è punita severamente dalla legge sia in termini di reclusione che di sanzioni economiche.

Prova Data Sell gratis 10 giorni

Gestionale ecommerce Data Sell

Data Sell è un gestionale in cloud nato per la perfetta gestione di più canali di vendita da un unico luogo.

Se avete deciso, ad esempio, di vendere i vostri prodotti sul marketplace eBay e sul vostro sito WordPress con WooCommerce, facciamo proprio per voi.

Dal nostro gestionale potete ricevere gli ordini di vendita, pubblicare inserzioni e gestire le spedizioni.

Con la nostra app potete semplificare la gestione del vostro ecommerce: tenere sotto controllo il magazzino e semplificare di molto i movimenti e l’aggiornamento delle quantità disponibili.

Volete provare? Bene, il nostro gestionale è in prova gratuita per 10 giorni!

Compila il form qui sotto per saperne di più e ricevere informazioni da un nostro incaricato.

This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.
Utilizzando questo modulo è possibile richiedere assistenzamaggiori informazioni oppure una demo. Rispettiamo la vostra Privacy, i dati raccolti non saranno mai ceduti a terzi.