Fattura cointestata: come funziona?

fattura cointestata

Può succedere di dover intestare una fattura a più soggetti diversi: basti pensare alle consulenze fiscali, notarili o alla ristrutturazione di spazi comuni intestati a più persone.

In questi casi, si parla di fattura di vendita cointestata.

Ma come funziona in seguito all’obbligatorietà della fatturazione elettronica?

Se vuoi sapere come fare una fattura elettronica cointestata, chi detrae e le normative di riferimento, leggi questo articolo: ne parliamo in modo approfondito. 

Fattura elettronica cointestata come fare

In riferimento al destinatario di una fattura, l’art. 21 del D.P.R. 633/1972 indica che:

  • se i contraenti sono imprese, società o enti è necessario indicare la ditta e la ragione sociale di entrambi i soggetti;
  • se, invece, i contraenti sono diversi dalle categorie sopracitate, è necessario indicare il nome e il cognome dei soggetti contraenti. 

Nel caso di una fattura cointestata elettronica, l’Agenzia delle Entrate specifica, attraverso la Risoluzione n. 87/E del 05 luglio 2017, che:

  • si ritiene non plausibile emettere fatture elettroniche cointestate tra soggetti IVA, vale a dire nel caso di fatture B2B: è il caso di fatture emesse fra imprese, società ed enti;
  • si può emettere una fattura elettronica cointestata solo nel caso di fatture B2C se, cioè, la transazione è avvenuta a favore di un soggetto privato.

Riassumendo, quindi, è possibile emettere una fattura cointestata solo se il committente/concessionario è un soggetto non passivo a IVA, e quindi appartenente alla categoria di interscambio B2C. 

Chi è l’intestatario di una fattura cointestata?

Nel caso di una fattura intestata a più persone, occorre indicare un solo intestatario nel campo del committente/concessionario.

Il tracciamento standard XML del Sistema di Interscambio, infatti, non è in grado di gestire il controllo automatizzato di più intestazioni contemporaneamente. 

Eventuali cointestatari dovranno essere citati all’interno dei campi opzionali a descrizione libera, non sottoposti al controllo del Sistema di Interscambio come le sezioni “Altri Dati Gestionali” o “Causale”. 

L’Agenzia delle Entrate non si è ancora però espressa in modo specifico sulla questione: resta da aspettare quindi ulteriori e definitivi chiarimenti. 

Fattura cointestata elettronica: la normativa

La normativa del D.P.R. numero 633/72 indica che gli elementi che devono essere presenti all’interno di una fattura elettronica sono:

  • data di emissione, numero progressivo univoco;
  • dati del soggetto cedente o prestatore: numero di partita IVA, città, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonchè l’ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti;
  • il numero di partita 
  • dati del soggetto cessionario o committente: numero di partita IVA, città, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonchè l’ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; 
  • numero di partita IVA del soggetto cessionario o committente, cioè, nel caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’Unione europea, numero di identificazione IVA attributo dallo Stato membro di stabilimento. Nel caso in cui il concessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell’esercizio d’impresa, arte o professione, codice fiscale;
  • natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto d’operazione;
  • ​​data in cui è effettuata la cessione di beni o la prestazione di servizi, ovvero la data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo, sempre che tale data sia diversa dalla data di emissione della fattura;
  • corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titoli di sconto, premio o abbuono di cui all’articolo 15, primo comma, n.2;
  • i corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono;
  • aliquota, ammontare dell’imposta e dell’imponibile con arrotondamento al centesimo di euro;…”. 

Conclusioni

Con l’obbligatorietà della fatturazione elettronica, la fatturazione cointestata è diventata un’operazione molto frequente: Telnet Data mette a tua disposizione diverse soluzioni per gestire al meglio la fiscalità della tua azienda! 

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