Forfettari e fattura elettronica, quali le novità?

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Forfettari e fattura elettronica: un rapporto spesso non facile da gestire. Ti ci ritrovi? Allora segui i nostri consigli.

La fatturazione elettronica fa parte di un programma di digitalizzazione del fisco vasto anche dalle normative comunitarie. In questo articolo analizzeremo qual è e quali saranno gli sviluppi a tema forfettari e fattura elettronica.

Ci troviamo in una fase di transizione fiscale dal cartaceo a digitale. Attualmente i contribuenti aderenti al regime forfettario sono esentati dall’obbligo di fatturazione elettronica . L’intento delle istituzioni è proprio di fatturazione digitale alla totalità delle imprese e dei professionisti. Il passaggio all’e-fattura viene incentivato attraverso agevolazioni in termini di tempistiche degli accertamenti, programmi di emissione e archiviazione delle fatture forniti gratuitamente dall’amministrazione pubblica.

Indice

Regime forfettario la normativa

Il regime forfettario prevede una serie di semplificazioni contabili e fiscali , oltre un’aliquota molto conveniente. In particolare:

  • Non è previsto alcun addebito IVA in fattura ai clienti né detrazione dell’imposta assolta sugli acquisti
  • Nessun obbligo di liquidazione e versamento dell’IVA e relativa dichiarazione annuale
  • Nessun obbligo di registrare i corrispettivi, gli acquisti e le fatture emesse

Il D.Lgs 127/2015, e più nello specifico il comma 3, regolamenta inoltre quali soggetti siano esentati dall’obbligo di fattura elettronica:

  • Professionisti e imprenditori che aderiscono al regime forfettario
  • I soggetti che hanno aderito al regime dei minimi negli anni compresi tra il 2012 e il 2014
  • Associazioni e società sportive dilettantistiche con profitti generati da attività commerciali non superiori ai 65000 euro annui

In caso di fatturazione verso la pubblica amministrazione anche per i regimi forfettari vige l’obbligo del formato elettronico.

Fatturazione elettronica e regime forfettario, le novità in arrivo

Tra le nuove novità della Legge di Bilancio 2020 vi è la possibilità di per i regimi forfettari di integrazione alla fattura elettronica. È una facoltà, non un obbligo. Chi non aderisce potrà continuare ad emettere fatture in formato cartaceo.

È inoltre previsto un incentivo per i contribuenti forfettari che si avvalgono esclusivamente della fattura elettronica ovvero la possibilità di accedere al regime premiale. In questo caso il termine di decadenza della notifica per gli avvisi di accertamento viene ridotto da 5 a 4 anni.

Il 31 dicembre 2021 scade l’autorizzazione concessa all’Italia dal Consiglio Europeo per l’introduzione della fattura digitale tra privati. Prima di questo termine il Governo italiano dovrà chiedere una proroga che coinvolgerà anche i regimi forfettari. Se la dilazione verrà accettata, i contribuenti guadagneranno tempo fino al 2024 per adeguare i sistemi di fatturazione.

Pro e contro della fatturazione elettronica per forfettari

Il regime premiale è solo uno dei molti vantaggi di cui una partita IVA forfettaria può avvalersi. Vediamo più nello specifico i pro della fatturazione elettronica :

  • Agevolazione dei rapporti con i soggetti sottoposti all’obbligo : già dal 1° gennaio 2019 i soggetti economici in regime ordinario o semplificato sono obbligati a emettere fatture digitali. L’archiviazione delle fatture cartacee da parte dei regimi forfettari causa difficoltà nella gestione dei documenti. Un sistema di fatturazione unico agevolerebbe notevolmente i processi commerciali.
  • Semplificazione della fatturazione e della gestione : la fatturazione elettronica sostituisce i documenti cartacei e alleggerisce l’archivio. Inoltre l’emissione della fattura con il supporto di un software gestionale minimizza la possibilità di errore e permette un notevole risparmio di tempo.
  • Comodità di conservazione : le fatture elettroniche vengono conservate in archivi digitali offerti dall’Agenzia delle Entrate o da operatori autorizzati. Una procedura più snella, ecologica e molto pratica in caso di controlli fiscali.
  • Riduzione dei costi di contabilizzazione dei dati grazie all’acquisizione della fattura in formato XML

Analizziamo i contro della fatturazione elettronica per i forfettari, certamente inferiori rispetto ai vantaggi. Sicuramente la prevedibile estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica a tutti i contributi può comportare problemi a chi non è munito di mezzi digitali idonei, a chi non è in grado di sostenere i costi o non è abituato a lavorare con computer e software gestionali. Inoltre, il sistema gratuito di fatturazione elettronica fornito dall’AdE risulta decisamente farraginoso anche per i soggetti più preparati.

Conservazione fatture elettroniche nel regime forfettario

A prescindere dall’adesione al regime forfettario, può capitare di ricevere una fattura elettronica da parte di un fornitore.

Cosa fare in questo caso?

  • È possibile richiedere al fornitore una copia cartacea della fattura elettronica
  • Puoi ricevere la fattura via PEC comunicando l’indirizzo al fornitore
  • Puoi consultare la sezione “Fatture e corrispettivi” del tuo cassetto fiscale sul sito dell’AdE dove troverai tutte le fatture ricevute in formato digitale
  • Se sei in possesso di un software gestionale per la fatturazione elettronica, ricevi un codice conferimento da comunicare in caso di acquisti di beni e servizi. La fattura verrà smistata dal Sistema così di Interscambio e arriverà direttamente nel software.

Per quanto riguarda la conservazione delle fatture ci riferiamo alla circolare 9/E/2019 dell’AdE. I regimi forfettari non sono obbligati alla conservazione digitale delle fatture, anche se ricevuto a mezzo PEC o codice conferimento. In ogni caso permanente l’obbligo di conservazione della fattura in formato cartaceo.

Richiesta di estensione fatturazione elettronica: cosa cambia dal 2022 per i regimi forfettari?

Ci avviciniamo al termine del 31 dicembre 2021 (Direttiva del Consiglio 20187) e numerose sono le questioni da risolvere: una di queste è la gestione della fatturazione elettronica e i contribuenti in regime forfettario.

L’Italia ha chiesto al Consiglio Europeo di prorogare l’obbligo della fatturazione digitale ai soggetti con Partita IVA e l’estensione dell’adempimento ai contribuenti in regime forfettario, come professionisti o piccole imprese. 

Nello specifico, l’italia ha proposto di estendere la deroga degli articoli 218 e 232 e di ampliare anche l’ambito di applicazione dell’articolo 282 per i soggetti in regime forfettario (Direttiva 2006/112/CE).

Per motivare la richiesta sono stati elencati i risultati finora raggiunti. L’introduzione della fatturazione elettronica sta aiutando l’Italia ad avere un maggior controllo sulle operazioni commerciali e ha contribuito alla lotta all’evasione fiscale. Per questa ragione, l’ampliamento in questa direzione consoliderà la trasparenza e la semplificazione digitale. 

Il 5 novembre 2021 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea la Commissione europea ha dato il primo segnale di consenso alle proposte italiane. Il documento autorizza l’italia a estendere la scadenza dell’obbligo di fatturazione elettronica non solo per i soggetti vincolati da P.Iva ma per le categorie in regime forfettario al 31 dicembre 2024.

Tuttavia, per avere il via libera a tutti gli effetti serve attendere l’esito positivo dal Consiglio Europeo.

Conclusioni

In poco tempo, i regimi forfettari che emettono fattura cartacea dovranno dunque convertirsi al formato digitale. Il software gestionale di fatturazione elettronica è un valido sussidio per tutti, anche per chi muove i primi passi verso la digitalizzazione: programmi intuitivi, veloci e sempre aggiornati.

L’evoluzione del tuo business non può impresa impresa da un software gestionale innovativo in grado di assicurarti il pieno controllo della situazione amministrativa, contabile ed economica della tua impresa.

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