Chiusura Partita Iva: come procedere senza errori!

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I contribuenti che si trovano nella condizione di cessare un’attività imprenditoriale dovranno innanzitutto provvedere alla chiusura della partita iva.

I passi da seguire per la chiusura della Partita Iva sono regolamentati dall’Agenzia delle Entrate e prevedono dei limiti di tempo per gli adempimenti specifici. In questo articolo forniremo le istruzioni affinché la procedura sia correttamente seguita e vada a buon fine. 

Come chiudere partita iva e quali sono i costi?

Per chiudere la partita iva è necessario compilare il modello AA9/12 e presentarlo all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla cessazione dell’attività.

Il modello di chiusura partita iva può essere recapitato:

  • Di persona presso uno degli uffici di competenza territoriale dell’AdE.
  • Per via telematica attuando l’apposita procedura per gli intermediari disposta dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso sarà dunque compito del commercialista inoltrare la pratica.

Particolare attenzione deve essere dedicata all’inserimento negli appositi campi del codice attività e della data di chiusura della partita iva. Il codice ATECO è il codice attività relativo all’esercizio in atto e che si intende cessare. Se non si è a conoscenza del proprio codice ATECO, sarà possibile reperirlo attraverso l’accesso al “cassetto fiscale” sul sito dell’AdE.

Seguendo le istruzioni di compilazione allegate al modulo AA9/12, per la cessazione partita iva è necessario barrare la casella 3 del quadro A. Bisogna inserire poi il numero di partita iva e la data effettiva di fine attività.

Una volta compilato il modulo in tutte le sue parti, lo stesso andrà presentato secondo le seguenti modalità:

  • Contribuenti obbligati all’iscrizione al Registro delle Imprese con Comunicazione Unica: telematicamente o su supporto informatico. 
  • Contribuenti non obbligati all’iscrizione al Registro delle Imprese: in duplice copia personalmente o tramite persona delegata a qualsiasi ufficio dell’AdE, indipendentemente dal domicilio fiscale del titolare; in unica copia a mezzo posta raccomandata, allegando fotocopia del documento d’identità del titolare della partita iva, in qualunque ufficio dell’AdE, a prescindere dal domicilio fiscale del contribuente. In questo caso si farà riferimento alla data di spedizione come data di presentazione della richiesta di chiusura partita iva; telematicamente ad opera del contribuente o per mezzo di professionista incaricato della trasmissione telematica. La data di riferimento per la dichiarazione di cessazione partita iva sarà legata alla conclusione della ricezione dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La procedura di chiusura partita iva è gratuita. Se il contribuente si avvale di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o di un professionista pagherà gli oneri relativi alla consulenza.

Chiusura partita iva inattiva

Nell’eventualità di soggetti che, in base ai dati in possesso dell’AdE, non abbiano esercitato attività d’impresa, artistica o professionale nelle tre annualità precedenti, l’Agenzia provvederà alla chiusura d’ufficio della partita iva.

Tale procedura è stabilita dal provvedimento direttoriale del 3/12/2019, secondo l’art. 35 comma 15-quinquies del DPR 633/72.

Come vengono individuate le P.I. inattive?

L’individuazione delle partite iva inattive avviene attraverso accertamenti automatizzati riguardanti i dati disponibili presso l’Anagrafe Tributaria. Più nello specifico, L’AdE identifica i titolari di partita iva che nelle tre annualità precedenti non abbiano adempiuto, ove previsto, alla dichiarazione iva annuale o alla dichiarazione dei redditi di lavoro autonomo o d’impresa. 

Il provvedimento d’ufficio per la chiusura della partita iva inattiva procede secondo un iter stabilito:

  • Il soggetto identificato come inattivo riceve una comunicazione preventiva (raccomandata con avviso di ricevimento) di chiusura d’ufficio della partita iva.
  • L’interessato può chiarire la sua posizione di soggetto attivo ai fini iva entro 60 giorni dalla ricezione della raccomandata recandosi presso uno degli uffici territoriali dell’AdE.
  • Gli addetti dell’Agenzia, una volta verificata la documentazione, possono archiviare la procedura di chiusura partita iva inattiva e mantenere il contribuente attivo oppure rigettare l’istanza fornendo le motivazioni.  

Chiusura partita iva ditta individuale

La chiusura della partita iva di una ditta individuale, agenti o procacciatori d’affari deve essere presentata attraverso la Comunicazione Unica avvalendosi di un intermediario abilitato.

Chiusura partita iva regime forfettario

Il contribuente in regime forfettario che decide di cessare l’attività dovrà:

  • Chiudere la partita iva compilando l’apposito modulo predisposto dall’AdE
  • Cessare la posizione alla CCIAA (Registro Imprese)
  • Chiudere la posizione previdenziale

È tenuto inoltre a dismettere i beni (strumentali e non) impiegati nell’attività d’impresa optando per:

  • la vendita a parti terze con emissione di regolare fattura in applicazione del regime forfettario.
  • il trasferimento dei beni della sfera imprenditoriale alla sfera personale secondo il “principio dell’autoconsumo”. In questo caso il contribuente redigerà un’autofattura senza applicazione iva e senza ritenuta d’acconto.

Sanzioni per la mancata comunicazione della chiusura della partita iva

Non sono previste sanzioni per la mancata comunicazione della chiusura della partita iva. Il DL n. 193/16 ha abrogato inoltre il codice tributo 8120 precedentemente utilizzato per il versamento delle sanzioni con il modello F24.

Prima della cancellazione delle sanzioni, i titolari di partita iva inattiva che non avessero inoltrato la dichiarazione di cessazione attività, avrebbero dovuto pagare un’ammenda compresa tra i 516,00 e i 2000,00 Euro.

Conclusioni

In questo contributo abbiamo spiegato come fare per chiudere la partita iva e cosa succede in caso di inattività per un periodo superiore alle tre annualità. Vogliamo ricordare che è possibile controllare lo stato della propria partita iva sul sito dell’AdE (attiva, sospesa o cessata), così come le date relative all’inizio attività o eventuali date di sospensione e cessazione. 

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