Sanzioni tardiva emissione fattura elettronica

sanzioni tardiva emissione fattura elettronica

Con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica (Legge di Bilancio 2018) sono state definite modalità e tempistiche di emissione del documento. In caso di mancato rispetto dei termini stabiliti, di errore nella compilazione o omissione sono previste sanzioni commisurate al tipo di violazione commessa

Nel presente contributo si analizzerà il tema delle sanzioni per tardiva emissione della fattura elettronica e la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso per ridurre gli importi da pagare.

Indice

Fattura elettronica tardiva, che cos’è?

La fattura elettronica tardiva è una fattura emessa oltre i termini previsti dalla legge. Di norma, la fattura elettronica deve essere emessa entro le 24 ore dal momento in cui la transazione si considera effettuata. Diverso è il caso della fattura differita, che prevede il raggruppamento in un unico documento fiscale di più pagamenti avvenuti nel mese solare.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, attraverso il provvedimento del 30 aprile 2018 n. 89757, ha previsto che il Sistema di Interscambio esegua dei controlli sulle fatture emesse.

Se uno o più documenti non superano il controllo del SdI, il soggetto trasmittente riceverà una ricevuta di scarto entro i cinque giorni dall’emissione della fattura. 

Le fatture scartate, inoltre, verranno considerate come “non emesse”.

Termine di emissione fattura elettronica: entro quanto va inviata?

Le sanzioni per la tardiva emissione della fattura elettronica variano in relazione alla violazione commessa:

  • Violazione registrazione o fatturazione senza conseguenze sul calcolo dell’IVA da € 250,00 a € 2000,00 (Art. 6, comma 1, D.Lgs 471/1997).
  • Fatturazione elettronica o registrazione omessa, tardiva o errata dal 90% al 180% dell’imposta, con importo minimo di € 500,00 (Art.6, comma 1, D.Lgs 471/1997).
  • Violazione fatturazione elettronica e/o registrazione importi esenti, non imponibili, non soggetti a IVA o reverse charge dal 5% al 10% dei corrispettivi, con un minimo di € 500,00. In caso di conseguenze sul calcolo IVA o delle imposte sui redditi, le sanzioni variano da un minimo di € 250,00 a un massimo di € 2000,00 (Art.6, comma 2, D.Lgs 471/1997).
  • Violazioni solo formali nessuna sanzione (Art.6, comma 2, D.Lgs 472/1997).

In caso di più violazioni degli obblighi fiscali legati all’e-fattura o alla registrazione le sanzioni vengono applicate una sola volta, secondo il principio del cumulo giuridico. La sanzione deve essere pagata presentando il modello F24, indicando nell’apposita sezione erario il codice tributo 8911 e l’anno di riferimento relativo alla violazione commessa.

Ravvedimento operoso fattura elettronica tardiva, come avviene?

Esiste sempre per il contribuente la possibilità di ravvedere ovvero correggere la propria posizione fiscale a seguito di errori, omissioni o tardivo invio della fattura elettronica, evitando così le relative sanzioni (Art.13, D.lgs 1997 e successive modifiche). Più precisamente, la normativa prevede una diminuzione della sanzione a seguito della correzione spontanea dell’irregolarità nei confronti dell’Erario.

Il calcolo della riduzione della sanzione varia in relazione al lasso di tempo trascorso tra la violazione e il ravvedimento operoso richiesto dal contribuente. 

Ecco come calcolare la sanzione tardiva fattura elettronica: 

  • 1/10 del minimo della sanzione, entro 30 giorni dalla violazione
  • 1/9 del minimo della sanzione, dal 31° al 90° giorno successivo alla scadenza
  • 1/8 del minimo della sanzione, dal 91°giorno fino al termine della scadenza di presentazione della dichiarazione dell’anno in corso
  • 1/7 del minimo della sanzione, entro il termine ultimo della presentazione della dichiarazione dell’anno successivo
  • 1/6 del minimo della sanzione, passati due anni dall’errore o dall’omissione
  • 1/5 del minimo della sanzione nell’eventualità di contestazione degli errori da parte dell’Agenzia delle Entrate

Inoltre, il D.Lgs 13/1997 ha introdotto altre due opzioni di ravvedimento operoso:

  1. Metà della sanzione se la correzione avviene entro 90 giorni dalla scadenza
  2. 1/15 della sanzione se il pagamento viene effettuato entro 15 giorni dalla scadenza

Quanto può essere retrodatata una fattura elettronica?

Il primo comma dell’art. 21 del D.p.r. n. 633/72 afferma che la fattura, cartacea o elettronica, si ha per emessa all’atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione del cessionario o committente”.

Ecco quindi come si calcolano i 12 giorni per invio fattura elettronica: la data di emissione della fattura corrisponde alla data di invio al Sistema di Interscambio. 

Ora, è importante sottolineare che l’intervallo di tempo entro cui inviare una fattura elettronica dipende dalla tipologia della fattura stessa.

Scendiamo nei dettagli. 

Fattura elettronica immediata

Il D.L Crescita n. 34/2019 ha stabilito che la fattura elettronica immediata deve essere emessa entro i 12 giorni dall’avvenuta transazione o vendita a cui la fattura stessa si riferisce. 

Se, ad esempio, la data dell’operazione è il 01/01/2022, il limite massimo per l’invio della fattura elettronica immediata sarà il 13/01/2022.

Fattura elettronica differita

Le fatture elettroniche differite possono essere inviate entro il 15 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata l’operazione. 

Anche in questo caso, la data dell’emissione della fattura corrisponde alla data in cui è stata effettuata l’operazione. 

In particolare, l’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare 14/E/2019 ha dichiarato che: 

  • in caso di più operazioni effettuate nel corso dello stesso mese documentate da ddt, la data della fattura differita corrisponderà alla data dell’ultima operazione effettuata nel mese;
  • la fattura può essere trasmessa in qualsiasi giorno tra il 1 e il 15 del mese successivo.

Conclusioni

In caso di fattura elettronica tardiva è, dunque, possibile limitare l’importo delle sanzioni effettuando il prima possibile il ravvedimento operoso.  La corretta applicazione della normativa e l’aggiornamento costante in materia tributaria operati con il supporto di un software gestionale evitano di incorrere in sanzioni e mancanze che incidono negativamente sul business aziendale.

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