Fattura elettronica a privato

fattura elettronica privati

La fatturazione elettronica è un obbligo di legge che riguarda sia le transazioni B2B e verso la PA
sia i clienti privati, anche se privi di Partita IVA. 

Se si possiede un software gestionale per le fatture elettroniche, l’iter di preparazione e conservazione della fattura elettronica a privato sarà molto semplice. In tutti gli altri casi bisognerà fare attenzione a compilare correttamente i campi del documento con le informazioni del destinatario.

In questo articolo ci riferiamo proprio alla fatturazione elettronica B2C
e più nello specifico verso un privato senza Partita IVA, cercando di fugare i dubbi relativi a quattro casi particolari:

  1. Fattura elettronica a privato con Codice Destinatario
  2. Fattura elettronica a privato senza Codice Destinatario né PEC
  3. Fattura elettronica a privato con PEC e senza Codice Destinatario
  4. Fattura elettronica a privato estero con Codice Fiscal

Indice

Fattura elettronica a privato senza p iva

La legge stabilisce che dal 1° Gennaio 2019 è obbligatorio emettere fattura elettronica anche al cliente privato senza Partita Iva.

A dicembre 2021, inoltre, l’Unione Europea ha confermato la richiesta del Governo italiano, prorogando l’obbligo fino al 2024. 

La regola riguarda tutte le transazioni B2C relative alla cessione di beni mobili e immobili operate da un soggetto titolare di Partita Iva verso un privato.

Dal 1° luglio 2022, a seguito dell’articolo 18 del decreto legge 36/2022, anche i contribuenti forfettari rientrano nell’obbligo di emissione di fatturazione elettronica.

Rimangono esonerati fino al 31 dicembre 2023, invece, i contribuenti forfettari con introiti inferiori a 25.000€ nel corso del 2021.

Fattura elettronica a privato con Codice Destinatario

Il codice destinatario è una sequenza alfanumerica di 7 caratteri atta a identificare univocamente il ricevente di una fattura elettronica. Qualora il cliente finale sia provvisto del codice destinatario si dovrà: 

  • Compilare il campo “CodiceDestinatario” con il codice comunicato dal cliente.
  •  Lasciare vuoto il campo “IdFiscaleIva”, relativo appunto all’eventuale intestazione della Partita Iva, specificando solamente il Codice Fiscale del ricevente.
  • Decidere se riempire o meno il campo “PECDestinatario”: l’operazione è opzionale in quanto il SdI utilizzerà prevalentemente il codice destinatario per il recapito della fattura.

Fattura elettronica a privato senza Codice Destinatario né PEC

Il consumatore finale non è tenuto a dotarsi di un Codice Destinatario per la ricezione delle fatture elettroniche. In questo caso dovrai seguire i seguenti step:

  • Compilare il campo “CodiceDestinatario” con il codice convenzionale 0000000 (sette zeri).
  • Lasciare vuoto il campo “IdFiscaleIva”, ma indicare solo ed esclusivamente il Codice Fiscale.
  • In assenza di PEC il campo specifico sarà vuoto.

Il processo di trasmissione della fattura al destinatario è definita dal Provvedimento 89757 emesso dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Nel dettaglio il Sistema di Interscambio recapiterà la fattura elettronica al consumatore, lasciando copia nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate.

In qualità di trasmittente si dovrà consegnare al cliente una copia in versione elettronica o analogica e informarlo della possibilità di visualizzare la fattura elettronica nell’area personale del sito dell’AdE. 

Fattura elettronica privato senza Codice Destinatario, ma con PEC

Nel caso in cui il ricevente sia in possesso di un indirizzo PEC e lo comunichi, si dovrà redigere la fattura come segue:

  • Inserire il codice convenzionale a sette zeri nel campo “CodiceDestinatario”.
  • Il campo “IdFiscaleIVA” relativo alla Partita Iva sarà vuoto, ma deve essere specificato il “Codice Fiscale” del ricevente.
  • Inserire nel campo “PECDestinatario” l’indirizzo PEC che ti è stato comunicato.

Sempre in riferimento al Provvedimento 89757 emesso dall’Agenzia delle Entrate, in questo caso il Sistema di Interscambio inoltrerà la fattura elettronica alla PEC del cliente.

Il Sistema di Interscambio inoltrerà la fattura elettronica alla PEC del cliente.

Qualora la ricezione non fosse possibile, per cause non riconducibili al SDI (casella inattiva o piena), il sistema avvertirà l’emittente che la fattura non è stata recapitata ed è disponibile nell’area riservata del sito dell’AdE.

L’emittente dovrà, a sua volta, informare il cliente della mancata ricezione della fattura e consigliare di controllare l’area personale sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.

È consigliabile allegare alla comunicazione la copia elettronica o analogica del documento.

Fattura elettronica privato estero con e senza codice fiscale

Potrebbe capitare di dover emettere fattura elettronica a un privato residente all’estero, in questo caso dovrai attenerti ai seguenti passaggi:

  • Compilare il campo “CodiceDestinatario” con la sequenza XXXXXXX (sette volte X). Questo codice convenzionale è valido sia per i consumatori residenti nell’Unione Europea sia al di fuori dell’UE.
  • Nel campo “IDPaese” indicare la sigla del paese estero del cessionario (ad es. se il cliente è residente in Germania, l’”IDPaese” è DE). Il Codice Paese deve essere indicatore secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code e deve essere diverso da IT.
  • Inserire nel campo “CodiceFiscale” il codice fiscale del cliente solo se residente a Livigno o Campione d’Italia (territori estradoganali i cui residenti sono identificati con il codice fiscale italiano). Per tutti gli altri clienti residenti al di fuori dello Stato italiano lasciare il campo vuoto.
  • Lasciare in bianco il campo “ID Fiscale IVA”

Il Sistema di Interscambio gestisce unicamente la fatturazione elettronica sul territorio nazionale, non sarà dunque in grado di riassumere il documento al cliente residente all’estero e privo di codice fiscale.

In particolare, tutte le operazioni ricevute da soggetti che non risiedono in Italia, dovranno essere trasmesse al Sistema d’Interscambio con i codici T17, T18 e T19. 

Sarà necessario inviare una copia della fattura al conferimento in un formato che possa essere agevolmente letto.  

Mancata consegna fattura elettronica privato

Il Sistema di Interscambio elabora la fattura elettronica da recapitare al conferimento, verificando che i requisiti previsti siano rispettati. Se il sistema riconosce la validità del documento, la consegna al ricevente. In caso contrario il SdI recapita all’emittente una Notifica di Scarto con il codice di errore rilevato. 

I motivi di mancato recapito della fattura elettronica possono essere diversi:

  • codice destinatario errato;
  • codice destinatario generico (7 zeri) ma con PEC errata;
  • casella dell’indirizzo PEC piena oppure inattiva;
  • canale telematico non funzionante.

A seconda del destinatario della fattura, il Sistema di Interscambio agisce in modo diverso per gestire la mancata consegna della fattura elettronica.

Nello specifico, in caso di compravendita B2C e B2B l’SDI tenterà di inviare la fattura per 6 volte, a cadenza regolare di 6 ore per un massimo di 6 giorni. 

L’emittente potrà in questo caso rettificare la fattura elettronica e inviarla nuovamente entro 5 giorni dalla notifica, mantenendo i dati originali e la numerazione del documento. In alternativa potrà produrre una nuova fattura elettronica oppure emettere una fattura elettronica con dati e numerazione speciali.

Come scaricare fattura elettronica privato

Per avvalersi dei servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate è necessario essere in possesso di SPID, CNS-Carta Nazionale dei Servizi, credenziali Fisconline/Entratel o consultare il nuovo sito dell’Agenzia delle Entrate “Fatture e Corrispettivi”. Il contribuente attraverso il portale può prendere visione dei documenti personali, effettuare ricerche per data di emissione e scaricare le fatture elettroniche ricevute.

Conclusioni

In questo contributo abbiamo considerato quattro possibilità diverse di redigere una fattura elettronica a clienti sprovvisti di Partita IVA. Una situazione abbastanza comune che richiede la conoscenza di procedure compilative specifiche onde evitare il rifiuto della fattura da parte del SDI. Il software gestionale semplifica le operazioni di emissione e conservazione delle fatture elettroniche, mettendoti al riparo da disguidi ed errori di compilazione che possono comportare onerose sanzioni economiche.

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